Sono arrivata a questo punto dopo aver vissuto sotto un fiume di stimoli, che venivano da tutto e da tutti, che si sono concretizzati in una specie di filosofia, che è diventato uno stile di vita, e che non è stato per niente facile condensare in due parole: MATERIA e MATERIALI. L'attenzione che rivolgo a tutto ciò che può essere ricondotto a queste due parole è parte essenziale della mia personalità. E in questo 2014 pieno di rivolte, di sacrifici, di indignazioni, ho scoperto che sempre più persone hanno deciso di esprimere questa attenzione, in molti modi diversi, e che da intima e personale diventa pubblica. Diventando pubblica diviene anche CONDIVISIBILE, diventa informazione che speriamo si trasformi in ispirazione.
Il rispetto e l'amore per materiali come la carta o il legno, e per la materia, biologica e non, si manifesta in una infinità di sfaccettature che, per chiarezza, riassumo in 2 insiemi: LE MATERIE PRIME SECONDE e IL VINTAGE & REMAKE.
Perciò in questo micro neurone della rete si parlerà della differenza tra scarto e rifiuto, di comportamenti mirati all'eliminazione di ogni forma di spreco, della bellezza degli oggetti che già hanno avuto una storia e che la portano con se', e di quelli che una volta erano una cosa completamente diversa da ora, ma grazie all'immaginazione di un essere umano, hanno avuto un nuovo destino.
Ho
deciso di dedicare la prima immagine pubblicata ad un esempio di un
principio della cultura giapponese che ha condensato in due magiche
parole un'idea che spacca l'umanità in due: WABI SABI.
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