venerdì 19 dicembre 2014

LA CHAISE TRAVAILLEUSE


Che cosa hanno le "cose vecchie" che, ad alcuni di noi, piacciono tanto? E' la patina, è il WABI-SABI, è il gusto puramente intellettuale di sapere che quell'oggetto porta su di se' delle storie.

Quindi, conoscere quelle storie, aumenta ulteriormente il valore di quell'oggetto. Poter conoscere un po' dei suoi segreti rende quest'oggetto ancora più prezioso. Perciò vi voglio far conoscere il bellissimo lavoro di Giulia Castagnoli, non solo per la qualità oggettiva dei pezzi che formano la sua collezione, ma per il suo modo gentile ed elegante di mostrarli e di proporli. 
Così come di un oggetto nuovo si promuoveranno le sue qualità strutturali e potenzialità, di un oggetto vintage è giusto parlare più della sua storia che della sua materialità. E così Giulia, di ogni oggetto che porta nella sua casa per fotografarlo con tanto buon gusto (très français), ci racconta una piccola storia, ci da qualche indizio, perchè, è inutile negarlo, tra avere in camera un vecchio specchio, e averne uno che faceva parte dell'arredamento di un salone di una parrucchiera degli anni '50... c'è una immensa differenza!!!

http://www.cestvintage.com/archives/2014/12/08/31105290.html





1 commento:

  1. ma perché ci piace il vintage ?
    per merito di questo blog mi sono reso conto che mi piacciono le "cose vecchie", spesso le preferisco a quelle attuali, moderne, ma non me ne ero mai chiesto il perché.
    ad esempio, ho ristrutturato una casa di inizio 900 riportandola ai volumi originali, l'ho arredata con vecchi mobili recuperati pazientemente nei mercatini di mezzo veneto ed ascolto musica con un sintoamplificatore Marantz del 1974.
    un anno fa ho acquistato una barca, un 30 piedi a vela, ebbene sì, degli anni settanta, che non ha certamente le prestazioni né la praticità di un'imbarcazione moderna, ma tutto quel legno negli interni ed in coperta ha messo in secondo piano tutto il resto.
    insomma, quasi inconsapevolmente, mi sono circondato di cose vecchie, sicuramente non per un rifiuto della tecnologia e solo ora me ne sono chiesto le ragioni.
    ecco le mie risposte così come sono emerse:
    per condividere la storia dell'oggetto e prolungarla;
    perché ci ricordano la nostra infanzia;
    per ridurre l'impronta ecologica;
    per non omologarci ai gusti della moda;
    perché realizzate dalle mani dell'uomo, magari con delle piccole imperfezioni e non da impersonali linee automatiche;
    forse perché, piano piano, diventiamo vintage anche noi ...

    e ripropongo la domanda: perché ci piace il vintage ?

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