Il mondo non è fatto di sola materia. Nell'universo in fondo c'è più spazio vuoto che materia. E così anche in noi probabilmente c'è più anima che massa corporea. Attraverso la materia capiamo, visualizziamo, conosciamo, raccontiamo, e diamo forma, per quanto ci è possibile, a ciò che di immateriale c'è nella nostra esistena.
La più alta forma di materializzazione dell'intangibile è l'abbraccio.
Preciso ed efficace, non può essere frainteso. Ricco o sterile è sempre riconoscibile. Nasce per dire qualcosa e finisce sempre per svelare tutto. E' manifestazione di un infinito ventaglio di emozioni e parole: forza, amore, protezione, consolazione, condivisione, pace, erotismo e fratellanza, vittoria e trionfo, paura, intimità, calore terapeutico, sostegno.
L'abbraccio è l'estensione di un sorriso, fino al limite della misura del nostro corpo. Nell'abbraccio lasciamo che sia la materia di cui siamo fatti a raccontare cosa abbiamo nel cuore, perchè per quante parole conosciamo ci sono sempre cose che non riusciamo a dire, oppure ce ne vorrebbero troppe di parole, o di tempo... oppure abbiamo di fronte qualcuno o qualcosa che delle parole non se ne farebbe nulla.
Invece così, in un istante, riusciamo a dire tutto insieme, in un'esplosione che l'anima e il corpo riescono a percepire contemporaneamente, e la nostra umanità, nella sua completezza, trionfa.
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